lunedì 24 febbraio 2014

Nemo profeta in patria

Diversi anni di frequentazione delle gare di maratona, anzi diversi decenni ormai, mi hanno permesso di venire a contatto con persone che, pur non essendo atleti e quindi non correndo, sono indispensabili per lo svolgimento delle gare, come gli organizzatori, o per rendere immediatamente disponibili i risultati per giudici ed atleti, come gli addetti alle rilevazioni elettroniche, o per intrattenere il pubblico durante la gare, facendole “vedere”, come gli speakers. In alcuni casi il rapporto con queste persone si è trasformato da un rapporto formale in un rapporto più approfondito, una sorta di amicizia.
In occasione della 17a edizione della “Maratona delle Terre Verdiane, che si è disputata ieri sul tradizionale ed ormai collaudato percorso da Salsomaggiore a Busseto, ho avuto modo di constatare con mano quanto questo atleta (io), certo un atleta non di primo piano, relativamente alle prestazioni, riceva però delle piccole attenzione che lo gratificano.
Iniziamo dall'organizzatore, Giancarlo, che, come consuetudine da alcuni anni, mi offre l'iscrizione gratuita, per il “...solo piacere di averti alla mia gara...”, come ebbe occasione di dirmi nel momento in cui mi fece la proposta. Perciò eccomi alla partenza anche quest'anno, benché non in perfetta forma (ma questa ormai è una cosa abituale).
Anche la mia piccola mania di avere un determinato numero di gara, il 42 naturalmente, viene assecondata, grazie a Cristian, il responsabile della Championchip. Quest'anno però, per qualche disguido, questo non è avvenuto. Nessun problema, un altro numero molto ambito era pronto... il numero 1, che generalmente viene assegnato al vincitore della precedente edizione oppure al Sindaco del comune dove si svolge la gara.
Ieri ho apprezzato in modo particolare il numero di gara assegnatomi; infatti la maratona che ieri ho corso era la prima maratona dal giorno della scomparsa del nostro amico Giuseppe Togni: Il numero 1 era a lui idealmente dedicato ed è con lui al mio fianco che ho corso la gara. Spero che i giudici sorvolino su questa piccola irregolarità e non mi squalifichino.
Runners Bergamo & amico!

Infine pubblicità assicurata per i Runners Bergamo, sia alla partenza che all'arrivo, da Roberto, che approfitta della mia “vista” per ricordare le imprese del “forte gruppo bergamasco”.
Come avete visto, si tratta di piccole cose, ma, come mi piace ricordare, sono le piccole cose che fanno grandi le persone.
Un breve cenno alla gara. Come dicevo all'inizio, si è tornati all'antico e questo è stato apprezzato da quasi tutti gli atleti. Un po' di confusione alla consegna dei pettorali, forse l'ambiente non era il più consono; pacco gara essenziale e questo è un bene (secondo me).
Numerosi i Runners Bergamo presenti che hanno avuto modo di scegliere la gara loro più adatta; infatti era possibile scegliere, oltre alla maratona, la “Salso Fidenza” di 9 km, la “Mezza di Fontanellato” di 21,097 km, la “Corsa del Principe” di 28,7 chilometri.

Blacksheeprunningteam



Ma il titolo cosa c'entra? Forse nulla o forse qualcosa... ma questa è tutta un'altra storia, che forse verrà scritta in futuro in questo blog...

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